martedì 22 giugno 2010

Giovani talenti - Lapi



La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino promuove i giovani stilisti con la manifestazione "Be apart", e in questa atmosfera di sprizzante creatività abbiamo incontrato Lapi, al secolo Angelo Lapiccirella, giovane promessa del mondo della moda.
Venticinque anni appena, ma un curriculum di tutto rispetto, Lapi si è diplomato all'Istituto Europeo di Design e dopo uno stage da Valentino, ha collaborato con Lancetti creazioni agli accessori e con Loro Piana per gli accessori in tessuto. Un breve soggiorno a Parigi, immancabile tappa per ogni stilista degno di questo nome, per approdare a Milano come assistente di Francesco Scognamiglio, collaborazione che ha permesso a un sua creazione  di salire agli onori delle cronache sulle pagine di "Paris Vogue". 
Attualmente Lapi collabora con l'Atelier di via Tessore a Pinerolo, realtà attenta alla promozione di giovani designer, dove sta preparando una collezione tutta sua per l'autunno inverno 2010/2011.

 
Abbandonare lo sfavillante mondo del fashion system milanese per Torino è una scelta che può sembrare azzardata, in realtà non è così: Torino rispetto a Milano offre più possibilità ai giovani stilisti - ci racconta Lapi - a Milano ci sono i  colossi della moda, affermarsi per un emergente è quasi impossibile, non c'è spazio per un giovane che ha voglia di sperimentare. Torino invece è la città dove mettersi in gioco, dove le persone sono più aperte e non hanno bisogno di farsi rappresentare dai brand.
Attualmente Lapi sta lavorando alla prima collezione con la sua firma e, visto che ogni collezione è un'avventura a sè, abbiamo cercato di scoprire quali sono state le fonti d'ispirazione per questo nuovo lavoro: l'ispirazione può venire da tutto, ho sempre qualche idea che mi ronza per la testa, non necessariamente lo spunto per una collezione parte da un concetto, a volte sono tagli o volumi ad ispirarmi - ci rivela lo stilista.
Negli ultimi due anni mi sono concentrato molto su linee destrutturate e drappeggi, per questo, per la collezione A/I 2010/2011 ho sentito la necessità di un cambio radicale: ora ho in mente capi dalle linee costruite, quasi futuristiche, realizzati con tessuti sostenuti come tartan e goffrato. Sto preparando una collezione all'insegna di intarsi e contaminazioni, con abbinamenti tra goffrato e panno lana e accostamenti che trovo interessanti, come una giacca molto costruita e una camicia destrutturata - continua Lapi. Sarà una collezione all' insegna della comodità, i tagli costruiti e decisi non devono sacrificare la vestibilità. I tessuti saranno comodi, molto portabili e a prova di stropicciatura. Per quanto riguarda i colori saranno i miei preferiti di sempre, non potrò fare a meno del nero abbinato al bianco e al blu, un accostamento che trovo elegantissimo. 


Tutti i capi firmati Lapi si contraddistinguono per la lavorazione sartoriale e i prezzi accessibili (evviva!). In attesa che Angelo apra uno spazio tutto suo in città, per provare e acquistare i suoi abiti ci si può rivolgere in atelier o contattare direttamente Lapi (non temete, è alla mano, paziente e masochisticamente divertito dalle sessioni di prova!).
Contatti:
Atelier, via Tessore 7, Pinerolo (TO)
Angelo Lapi +39 328 6565942
                  lapicangelo84@libero.it



4 commenti:

  1. Trovo davvero stupendi i lavori di questo designer,ho avuto il piacere di vederli dal vivo e di constatarne la qualità sartoriale.
    Mi auguro apra presto uno spazio tutto suo.

    RispondiElimina
  2. Hei!! complimenti, bellissimo articolo!!!

    RispondiElimina
  3. che meraviglia! bravissimo Lapi! un stile davvero creativo ma portabile! grazie per avercelo fatto conoscere

    RispondiElimina
  4. E BRAVO AL NOSTRO LAVELLESE!

    RispondiElimina

Questo blog è copyright di Torino Style. Testi e fotografie, se non diversamente indicato, sono copyright degli autori o dei contributors.
Nessuna parte di questo sito, dei post e delle immagini può essere utilizzata o riprodotta senza consenso esplicito e comunque sempre citandone sempre la fonte.