giovedì 2 settembre 2010

Alphonse Mucha al Forte di Bard

 

 Alphonse Mucha, chi era costui? Chi già lo conosce avrà apprezzato le sue immagini affascinanti, emblemi dell'Art Nouveau; per chi non lo sapesse, invece, è un artista di origine ceca (1860-1939), attivo principalmente a Parigi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Voluttuose figure femminili avvolte in decorazioni floreali sono il suo tratto caratteristico, e fino al 21 novembre 2010 si può ammirare una buona selezione di opere, provenienti dalla Fondazione Mucha di Praga, alla mostra allestita al Forte di Bard (Aosta).


Per Mucha, il ruolo dell'artista consisteva nel comunicare il messaggio della bellezza, risvegliando emozioni con il potere dell'arte nella gente "comune".   Proprio per questa sua volontà di indirizzarsi ad un pubblico il più ampio possibile, fu il primo artista della sua epoca a realizzare manifesti puramente decorativi, senza fine pubblicitario. Famosissime sono le sue serie dedicate ai mesi, alle stagioni, ai fiori e così via, che realizzava in vari formati, dal poster alla cartolina, per una commercializzazione a tutto raggio.
Tuttavia Mucha non disdegnò la pubblicità, e in mostra si possono vedere manifesti e packaging realizzati per gli articoli più disparati, dallo champagne ai biscotti, dalle biciclette alle cartine da sigaretta per signora; fu inoltre uno dei primi artisti a occuparsi di "immagine totale", realizzando gli allestimenti di diversi negozi di lusso parigini, dove venivano venduti anche oggetti ideati da lui stesso, e per il suo paese natale disegnò banconote e francobolli.
Raggiunse l'apice della fama con un cartellone per uno spettacolo di Sarah Bernardt: l'attrice ne fu talmente entusiasta che da allora volle che fosse Mucha a firmare i manifesti di tutti i suoi spettacoli, diventando così richiestissimo da teatri e attori in Europa e Stati Uniti.
Verso la fine della sua vita Mucha fu attratto dalla spiritualità e dal misticismo, sostenendo sempre più il valore etico dell'arte, idee queste che influenzarono moltissimo la sua produzione più tarda; poco prima di morire decise di fare ritorno in patria e dedicarsi a promuovere, attraverso l'arte, l'unità dei popoli slavi, come dimostra l'Epica slava, un'opera a cui Mucha teneva moltissimo, presente in mostra anche con foto preparatorie e bozzetti.

The marvellous poem of the human body and the music of the lines and colors emanating from flowers


Mucha - Modernista visionario
Forte di Bard (AO)
29 luglio - 21 novembre 2010
info: www.fortedibard.it



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