venerdì 10 settembre 2010

Quei ruggenti anni Venti


Le appassionate di vintage e le seguaci della storia della moda non potranno mancare una gita al Filatoio Rosso di Caraglio (CN) per ammirare il guardaroba di una signora degli anni Venti e Trenta, riunito nella mostra "Moda negli Anni Venti - il guardaroba di una signora torinese" grazie ai prestiti della Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze, della Raccolta dell'Istituto Statale d'Arte "Passoni" di Torino e di capi ancora conservati dalla famiglia Billotti.
Gli abiti della signora Ermelinda Mentegazza Billotti, moglie di un agente di cambio ben inserito nella buona borghesia torinese di quegli anni, documentano bene i cambiamenti epocali nella storia della moda di quegli anni, che segnano il passaggio dalle forme ottocentesche a quelle attuali, oltre l'ottimo gusto della signora e il buon livello delle sartorie torinesi da cui si serviva abitualmente.


Il guardaroba di una signora elegante prevedeva abiti e accessori diversi per ogni occasione: mattina, pomeriggio, mezza sera e sera. Nuovi elementi sono i cappelli a cloche (che la signora Billotti acquistava a Parigi) e le calze di seta che andavano abbinate al colore dell'abito, oltre alle collane sautoir, emblema degli anni Venti, lunghissimi cordoni di perline, strass o jais. Qui vediamo un abito da giorno in seta grigia a pois neri realizzato da una sartoria torinese. Curioso notare come le scarpe mantengano forme e modelli molto più antiquati rispetto al resto dell'abbigliamento.


Anche la biancheria si adegua alle linee fluide tipiche degli anni Venti e, soprattutto, non deve fare notare la sua presenza sotto gli abiti, come vediamo nella sottoveste della foto a sinistra. A destra, una camicia di notte in seta plissé, doppiata da nastri in raso con un motivo a intreccio sul corpino, che oggi potrebbe tranquillamente essere uno strepitoso abito da sera.



La parte più entusiasmante del guardaroba di Ermelinda Mentegazza Billotti sono gli abiti da sera, che abitualmente erano portati con scarpe e borsette coordinate e con un nuovo elemento del guardaroba femminile introdotto in quegli anni, la cappa. Qui sotto, a sinistra, un abito da sera realizzato dalla Sartoria Franco di Torino, laminato argento  con spalline di tulle nero, corredato da una sopravveste di tulle di seta argento e dall'immacabile sautoir; a destra, un abito da mezza sera in raso di seta bianco con falsa cintura chiusa da una fibbia di strass.


 La moda degli anni Venti apprezzava il colore, in particolare nasce la moda dell'arancione, allora chiamato "tango" in onore del ballo argentino in gran voga in quegli stessi anni, e il guardaroba della signora Billotti ne è la prova: numerosissimi sono gli abiti da sera in tutte le tonalità dell'arancio. In particolare ci sono piaciuti l'abito in velluto di seta froissé, tagliato in sbieco, con una profonda scollatura sulla schiena che termina con la decorazione in strass e l'abito in velluto di seta con drappeggio asimmetrico, decorato con rose di organza e piume di struzzo.



Ma c'era anche chi andava in controtendenza, come Jeanne Lanvin che, in quegli stessi anni di linee androgine e dinamiche, proponeva invece la robe de style, caratterizzata da corpetto aderente e gonna sbuffante in tessuti leggeri come tulle, pizzo, taffetas, di cui vedete qui sotto un modello realizzato da una sartoria torinese, con bustino in raso, gonna in tulle e decorato da un tralcio di rose.


Moda negli anni Venti. Il guardaroba di una signora torinese
Il Filatoio, Via Matteotti 40, Caraglio (CN)
Aperta fino al 19 settembre con orario: dal giovedì al sabato 14,30-19, domenica 10-19
Info: www.marcovaldo.it

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