giovedì 28 aprile 2011

My better side is inside: la nuova borsa di Coccinelle



gira la borsa, tira fuori il meglio di te 



Un'antica perla di saggezza sostiene che quello che conta è essere belli "dentro", un'affermazione che si può sicuramente sottoscrivere, anche se è essere pure belli "fuori" non guasta mai. A questa massima si è ispirata Coccinelle con il modello My better side is inside lanciato per l'estate 2011. La nuova borsa firmata Coccinelle si caratterizza per semplicità e ironia, di forma lineare e squadrata con manici e chiusura in cuoio, è in canvas completamente reversibile, nera, azzurra, écru o kaki all'esterno, riserva la sua sorpresa per l'interno, a scelta a fiorellini provenzali o maxi righe coloratissime, ed è disponibile in tre misure.


Un modello pratico e metropolitano con un'anima nascosta allegra e sognatrice, che Coccinelle ha disegnato ispirandosi a un ben preciso modello di donna: libera e indipendente, basic e raffinata "fuori", imprevedibile "dentro", segue la moda ma non è una fashion victim, proprio come proclama il messaggio stampato sull'esterno della borsa: My better side is inside, il mio lato migliore è quello interiore. Come dire: gira la borsa, tira fuori il meglio di te! Per tutte le donne che non si fermano alle apparenze, hanno carattere e ci tengono a dimostrarlo. 


Coccinelle lancia anche una sfida alla creatività delle sue clienti: dentro ogni borsa My better side is inside si trova una cartolina, da completare con un nuovo claim. Il più originale verrà utilizzato per una prossima linea e la sua autrice verrà premiata con una borsa e con una citazione nella pagina Facebook ufficiale della griffe. 
Le nuove shopping sono disponibili nelle boutique Coccinelle e nei punti vendita selezionati. Prezzi: da 98 a 130 euro.

martedì 26 aprile 2011

Maylily, l'intervista

collana cameo con farfalla

Tra i marchi indipendenti di bijoux e accessori, Maylily si sta facendo sempre più conosciuto ed apprezzato. Di ispirazione vintage, le collezioni di Maylily sono disegnate e realizzate da Evelyn La Starza, tra le prime designer italiane ad “osare” nel mondo dei bijoux: ama sperimentare e abbinare materiali molto diversi tra loro, pietre semipreziose, Argento925, cristalli cechi, cristalli Swarovski e perle ad altri più semplici come il legno, la resina, il Perspex, tessuti, piume, ma la sua vera passione è il vintage ed è per questo che la ricerca di materiali datati la porta a ritrovare, e ad utilizzare nelle sue creazioni, rari elementi in Celluloide e Lucite vintage di provenienza tedesca, italiana, americana e giapponese risalente agli anni '50-'60 fino ai primi anni '80.

fiocco in grosgrain
Per Evelyn l'amore per la bigiotteria esiste da sempre, come ci ha raccontato lei stessa:
Ho iniziato a creare bijoux per me stessa fin da piccola, poi per amiche, conoscenti... è sempre stato un passatempo piacevole che alternavo alla pittura e ad altri hobby e passioni.Per un periodo sono stata decoratrice d'interni, fino a quando, nel 2004, ho deciso di fondere le mie passioni principali (arte e moda, soprattutto vintage) in un'attività lavorativa ed è così che ho fondato Maylily.

anello retro cabochon
Preferisci uscire con collezioni stagionali o riproporre modelli cult?
Le mie collezioni non seguono il calendario ufficiale della moda, cerco di proporre sempre qualcosa di nuovo nelle due stagioni (Primavera/Estate, Autunno/Inverno) ma senza correre dietro ai trend del momento o con scadenze specifiche. Nuove collezioni nascono da un'ispirazione che non deve mai, per nessuna ragione, essere "forzata" da scadenze o date. Spesso propongo i modelli di punta in versioni rivisitate, in nuovi colori o con qualche piccola variante ma ciò che preferisco è creare da zero nuove collezioni, perchè ogni giorno trovo ispirazione in tante piccole cose.

collana Madeleine

Una delle caratteristiche principali delle collezioni Maylily è proprio l'accostamento di elementi diversi tra loro, sia come materiali che come epoche e Paesi d'origine: prevalentemente i materiali che utilizzo sono vintage, autentico vintage risalente ai primi anni '50 fino agli anni '80 di provenienza italiana, tedesca, americana e giapponese, ci spiega Evelyn, uso poi molto tessuto, pizzi (sempre d'epoca), pietre semipreziose, Argento, cristalli, ma anche legno e Plexiglas. 

orecchini a filigrana

A cosa ti ispiri per creare un nuovo pezzo?
Non c'è qualcosa in particolare che m'ispira una collezione: come dicevo, sono tante piccole che ogni giorno alimentano la mia voglia di creare! Possono essere delle fotografie, vecchie riviste, una canzone, un film, un viaggio...o anche una persona. Una delle mie ultime collezioni, Poème (che sarà presto online) mi è stata ispirata proprio da una persona molto speciale.

collana Indira

Hai un pezzo preferito?
Naturalmente io amo tutte le mie "creature" ma ultimamente i pezzi che indosso sempre, e che sono diventati i miei preferiti, sono l'anello con cabochon in Lucite Vintage e gli orecchini Chandelier in filigrana di Lucite Vintage: hanno avuto un enorme successo e sono andati esauriti già quattro volte da quando sono stati proposti i nuovi colori e sono riuscita a tenerne per me solo due!

anello vintage cabochon

orecchini chandelier in Lucite vintage

I gioielli e gli accessori Maylily sono realizzati a mano in Italia e  in quantità limitata.  Si possono acquistare nei negozi selezionati e online sul sito Maylily.

domenica 24 aprile 2011

Leather Jackets - dimmi con che moto vai e ti dirò che giacca hai


Come promesso a suo tempo, prendiamo a prestito il titolo di un vecchio album di Elton John per tornare ad occuparci di abbigliamento per le nostre lettrici centaure o compagne di centauri incalliti. Tuttavia, anche se l'abbigliamento motociclistico tende ancora ad essere più tecnico che trendy, non tutte le giacche sono adatte a tutte le moto. Tenteremo quindi di identificare la giacca adatta per l'uso che si fa del "ferro".


Coloro che possono permetterselo, sicuramente si orienteranno su una delle bellissime proposte Belstaff, sia la rivisitazione del classico chiodo (Kyrton) che una giacca più easy come la Naima si adattano perfettamente a scenari da countryside inglese, ideali per una scampagnata a bordo di una Triumph, meglio se d'epoca, una Royal Enfield o, per le più snob, una potente Norton. Nemmeno Steve McQueen resisterebbe al vostro fascino, inguainate in una giacca così sexy ed elegante!

Belstaff Kyrton

Belstaff Naima
Il classico modello quattro tasche (Triumph), sia pure aggiornato, è più versatile e acconsente ad essere sfoggiato persino sulla sella di uno scooterone. Noi però, inguaribili snob, lo vediamo perfetto abbinato a casco aperto e occhialoni per una gita fuori porta scomodamente sedute nel carrozzino di un sidecar. Solo per chi ci vede poco però, perchè tutte le altre potrebbero restare psicologicamente segnate dall'esperienza!

Belstaff Triumph
Che siate solite sfrecciare sulle statali adagiate sul sellino del passeggero di una Yamaha R1, o che la vostra preferenza vada a lunghi viaggi rimirando la nuca del pilota sul sellone di una BMW, questa proposta di Dainese vi renderà sempre ammirate per eleganza e qualità dei materiali.

Dainese G Vintage
Siete delle vere dure? Ideale per qualsiasi modello Guzzi, questa giacca di vera pelle effetto stropicciato è quella che fa per voi. Molto vintage, vi consigliamo di indossarla per un aperitivo in centro convincendo gli astanti che si tratta della vera giacca originale utilizzata da Fonzie, ovviamente acquistata in un negozietto di NY che solo voi sapete. Per la cronaca, Henry Winkler è alto 1,68. Il che rende tutto più plausibile, no?

Dainese G83 Pelle
OK, il femminismo ha cambiato il mondo, ma se a voi piace macinare chilometri sedute in instabile equilibrio su uno strapuntino dietro a un tizio barbuto che indossa un gilet di pelle e tracanna allegramente lattine di birra da mezzo litro, con la sella rasoterra ed i piedi più in là della ruota anteriore, allora quello che vi identificherà come la groupie più cool è questa giacca della linea Harley-Davidson con vezzosi ricami floreali rosa (occhio, nella foto non si vede ma il ricamo sulla schiena è piuttosto importante).


H-D Blooming Sun
Se, au contraire, amate passeggiare per il centro a bordo della vostra 883 monoposto, di certo vi sarà utile un modello più serioso, come questo con le scritte Harley Davison sulle maniche.
H-D Comfort Cruiser
Chi di rosso si veste, in sua beltà confida! Ixon, marchio francese, tenta di salvare capra (tenica) e cavoli (stile) proponendo questa classica giacchetta in colore rosso, per chi ama farsi notare. Se per caso siete alle prime uscite...non temete! I catrifrangenti su spalle e maniche vi permetteranno di essere identificate come pericolo pubblico anche rientrando dal pub a tarda notte!

Ixon Saphir
Siete ragazze cattive? Date gas alla moto e per merenda al fidanzato fate mangiare la polvere? Se vi rivolge il classico sorrisetto di sufficienza al semaforo, queste macchie rosa sulla giacca IXS Lara potrebbero essere l'unica cosa che vede quando sarete ormai distanti in sella alla vostra GSX-R. Siate magnanime... non ditelo ai suoi amici, sempre che lavi lui i piatti per tutta la settimana!

IXS Lara
Un modello classico ma sportivo, questo di MTECH, adattissimo per qualsiasi uso, noi lo vedremmo particolarmente bene su una naked anni '80, come una honda CB 1300, ma anche per qualcosa di più moderno come una Yamaha MT-01. Il fidanzato, se crede, può accomodarsi al posto del passeggero.

MTECH Axel
Dalla linea abbigliamento della Triumph (ferme! quelli che fanno le moto, non l'intimo!) due modelli che dicono di chi li indossa "sono una vera dura". Qualsiasi modello della casa inglese si adatta bene a questa giacca, ma anche marche vintage, come una Indian o, perchè no, una moderna naked.

Triumph Alexandra
A noi piace in particolare lo stile di questo modello, vintage che passione! Siamo quasi certi che anche sfoggiandolo al Tourist Trophy tutti si volterebbe a guardare voi invece della gara... uhmmm forse no!


Triumph Riva
 La guida è un piacere, ma a volte ammirare il panorama lasciando scegliere la strada al pilota non è male! Questo modello della linea MV Agusta (con ricamo col logo MV sulla schiena) è perfetto anche per un passeggio in centro far una corsa e l'altra. Non sempre è piacevole scendere dalla moto per scoprire di assomigliare a un astronauta di ritorno da Marte!

MV MVLJ02C
Infine, se proprio volete mettere le cose in chiaro, che siete voi quelle che guidano il gioco e guai a chi sgarra, la vita è vostra e non siete disposte a delegarla a nessuno, ebbene, il modello che fa per voi l'ha realizzato la MV. Poi però non chiedetevi perchè i ragazzi escono sempre con le altre!

MV MVBRLJ02K


giovedì 21 aprile 2011

The next three days


Immagina di fare colazione con la tua famiglia, improvvisamente due forti colpi alla porta: la polizia entra e fra le lacrime di tuo figlio arresta tua moglie (Elizabeth Banks, Shaft, tutti e tre gli ultimi Spider-Man, ma anche una intera annata di Scrubs in TV). Due anni dopo lei è stata definitivamente condannata . E' praticamente certo che passerà i prossimi trenta anni in carcere.
Tu cosa faresti?
Nell'improbabile ipotesi che fra i nostri lettori ci sia Russell Crowe la risposta sarebbe: qualsasi cosa!


Mike Haggis è un curioso caso di regista e sceneggiatore che si divide fra cinema e TV. Autore di  Crash - Contatto fisico e Nella valle di Elah, ha collaborato spesso con Eastwood ma ha anche scritto gli ultimi due 007. Una curiosità: se vi foste chiesti chi ha scritto le sceneggiature di  Walker Texas Ranger ebbene sì è lui ed è pure inglese! 
The Next three days pone una questione: quanto siamo disposti a spingerci oltre i limiti per realizzare ciò in cui crediamo, cosa accettiamo di lasciare indietro per raggiungere ciò che davvero conta? Tuttavia  ci pare che al regista interessi più porre la domanda che trovare una risposta. Questa si perderebbe comunque nel clamore di ruote che stridono e spari che rimbombano.


Russell Crowe interpeta il mite professore John Brennan, la cui ordinaria vita quotidiana viene sconvolta da una kafkiana irruzione dell'assurdo, sotto forma di arresto della moglie Lara per l'omicidio della propria superiore sul lavoro.
John non può credere che la moglie sia veramente colpevole, così quando è acclarata la condanna giudiziaria, escogita un piano per farla evadere e fuggire con lei. Nella fase preparazione John si scontrerà piuttosto dolorosamente  con le difficoltà  di compiere un atto illegale da parte di un ingenuo neofita del crimine. A tempo debito però John avrà reperito le risorse finanziarie, pianificato la fuga e rapito la incredula moglie dopo averla fatta trasportare fuori dal carcere con un inganno.
Riuscirà John da mite professore a trasformarsi in smaliziato criminale raggiungendo una rinnovata libertà con moglie e figlio? Ogni piano perfetto si scontra con l'imprevedibile, la sfortuna...vale davvero la pena di provarci?
Per sapere come finisce dovrete andare a scoprirlo al cinema, quello che è sicuro è che per John ne vale la pena. La sceneggiatura infatti si premura di chiarire che per il protagonista non è più tanto importante se la moglie è davvero colpevole oppure no; lui decide che non lo è, non lo può essere, e si comporta di conseguenza: di fronte a un sistema giudiziario che fallisce, il tentativo di ristabilimento della giustizia da parte di John passerà per diversi reati, fino a giungere - in modo che abbiamo trovato addirittura ironico - all'omicidio: Lara forse è innocente, John invece colpevole lo è di sicuro, ma allo spettatore ormai non importa più. Lara, fra l'altro, è un personaggio ambiguo, solo nelle ultime sequenze si scoprirà la verità su di lei, ma nel corso del film non ci sono appigli per anticipare la soluzione. Anche lo spettatore, come John, deve decidere in cosa credere.

Il film dopo una partenza fulminante tende a incepparsi nella fase di preparazione della fuga, per poi riprendersi (per fortuna!) nell'azione mozzafiato della fuga e dell'inseguimento.
Probabilmente qualche minuto in meno nella parte centrale della pellicola non avrebbe nuociuto alla scorrevolezza dell'insieme.

Il cast è straordinario e racchiude star del cinema e della TV.  Olivia Wilde (una bellezza moderna vista in The O.C. e Dr. House in TV), Liam Neeson, appena un cameo, come anche RZA (celebre rapper che ricordiamo per un cameo e la bella colonna sonora in Ghost Dog di Jarmusch), infine un commovente Brian Dennehy padre di John che intuisce le intenzioni del figlio ma non tenta di fermarlo, condividendone le motivazioni. Con questi attori ci sarebbe piaciuto vedere sviluppati meglio i personaggi di contorno.

Un dettaglio un po' inquitante sui tempi che viviamo: John impara molte cose, ad esempio fabbricare passepartout universali e scassinare le serrature delle automobili attraverso accurati tutorials su youtbe. Dopo "Clio Makeup" arriveremo a "Jake Breakup"?

Personalmente abbiamo già avuto modo (qui) di dichiarare la nostra ammirazione per Crowe, che sa con la forza delle emozioni rendere credibile l'inverosimile. Questa pellicola non resterà fra le sue più memorabili, ma noi lo seguiremo sempre con partecipazione nei bassifondi di Pittsburgh (brutta città, a giudicare da come è ripresa) per coprirgli le spalle da falsari infidi e spacciatori violenti. A quanto sembra, però, sa cavarsela alla grande anche da solo!

martedì 19 aprile 2011

Sete di Jaipur, collezione P/E 2011


Con l'arrivo della primavera si ripresenta puntuale la stagione  matrimoni e con lei la ricerca della mise perfetta per fare bella figura con amici e parenti. Se siete stufe della solita combinazione borsa/scarpe/vestitino e amate lo stile etno chic,  Sete di Jaipur è il posto giusto per voi. Marchio nato nel 1995 e già conosciuto per le bellissime sciarpe in seta di ispirazione orientale dalle mille combinazioni di fantasie e colori, ultimamente ha affiancato una linea di abbigliamento e di accessori (scarpe e borse), per permettere alle appassionate di sfoggiare un total look Jaipur.


Sete di Jaipur lavora esclusivamente con le fibre naturali, ideali per l'estate: cotone, seta e seta-cotone per abiti e sciarpe, cuoio per gli accessori, unendo nei suoi prodotti la tradizione artigiana alle ultime novità tecnologiche. La collezione P/E 2011 propone colori delicati (rosa, pesca, verde acqua) o più scuri (marrone e nero), stampe floreali e geometriche, dettagli in paillettes o pietre, per spolverini, abiti e pantaloni iper-versatili che, a seconda degli abbinamenti, possono essere indossati sia nella vita quotidiana che nelle occasioni speciali.

 Gli spolverini sono proposti sia nella versione  abbottonata (come da foto) sia nella versione senza bottoni da portare aperta

La linea accessori prevede una vasta scelta di sandali piatti - must di stagione - e diversi modelli di borse, da quelle grandi e capienti, fedeli compagne quotidiane, a quelle da cerimonia e ad altre più vacanziere.


Curiosando nel monomarca torinese, infinite sono state le tentazioni: dalle mille sciarpe colorate ai top boho ma non troppo, per finire con un'infinità di vestiti e pantaloni.
Maurizia's choice:

 

 Giulia's choice:


Questi sono gli indirizzi dei monomarca Sete di Jaipur: 
Torino, Piazza Vittorio 9A
Alba (CN), Via Macrino 5
Roma, Via Piè di Marmo 33
Bologna, Strada Maggiore 8





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domenica 17 aprile 2011

Stile anni '40 per l'Atelier di via Tessore


Fra le tante tendenze della primavera, segnaliamo qualcosa fuori dal coro, la collezione dell'Atelier di via Tessore (di cui abbiamo già parlato qui), che s'ispira all'eleganza sobria degli anni '40 e valorizza la figura femminile con tagli decisi e linee pulite, impreziosite da ricami e applicazioni. I colori sono quelli naturali, tipici dell'estate classica: bianco, sabbia, grigio, insieme all'intramontabile nero per la sera.

 

L'Atelier crede nella moda "naturale", che vuole dire scegliere di utilizzare solo fibre naturali lavorate in Italia, di riutilizzare bottoni, chiusure, elementi decorativi di abiti non più in uso, di lavorare insomma avendo sempre in mente i valori dell'eticità e della ecosostenibilità, il che si traduce anche in un rapporto con i clienti improntato alla massima disponibilità. I prezzi dei capi primavera/estate vanno dai 130 ai 350 euro. 

La collezione nasce dalla condivisione di idee e saperi dei cinque stilisti dell'atelier:
Lucie Bourlier e Angelo Lapi come responsabili della creatività, Giampiero Capitani e Paola Paletto come responsabili della sartoria e Dina Lorenzon per la parte della maglieria.


Info e contatti:
Paola Paletto:
paletto@atelierdiviatessore.it
+39 333 6742582
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