mercoledì 29 giugno 2011

Valigia perfetta - le regole d'oro delle Sete di Jaipur


Valigia, croce e delizia delle vacanze estive. Come scegliere che cosa portare per evitare l'onta  di finire in abito da red carpet alla grigliata del villaggio vacanze? Le Sete di Jaipur, marchio torinese di cui abbiamo già parlato (qui) per l'abito da cerimonia, suggerisce un total look a prova di  bomba,  grazie alla versatilità dei capi in tessuti naturali, saremo sempre perfette con una valigetta a supererà i controlli di cabin bag  anche della compagnia aerea low cost più spietata.
Ecco i trucchi delle Sete di Jaipur per la valigia perfetta:
regola d'oro numero uno - i colori giusti
Inutile portarsi dietro tutti i nostri vestiti preferiti per poi, inesorabilmente, non avere nulla da abbinarci insieme; una buona scusa per lo shopping, siamo d'accordo, ma come la mettiamo al ritorno con la prova cabin bag della compagnia aerea più spietata?
Meglio scegliere colori neutri come ecrù, panna e beige - sempre chiccissimi da abbinare a colori accesi in linea con i trends della stagione.

  
regola d'oro numero due -tessuti naturali
Evitiamoci sudate inutili. D'estate fa caldo, si sa; per sentirci sempre a posto (e fare un favore alla pelle), addio ai sintetici, scegliamo fibre naturali come il cotone, la seta e il lino. 

  
regola d'oro numero tre - praticità 
Soprattutto se prevedete scarpinate nelle città d'arte, la praticità è d'obbligo. Scarpe basse, senza rinunciare al sandalo gioiello, e maxi bag sono perfette sia per il turismo che per una cena elegante. Un top in seta e un vestitino colorato potranno essere portati da soli o con gli shorts durante il giorno o sopra un pantalone lungo la sera.
E all'insegna della comodità, non dimenticate mai un'avvolgente sciarpa, occupa poco spazio e si trasforma in un batter d'occhio in pareo, scialle e proteggerà la gola quando l'aria condizionata dell'aereo  vi farà pensare di essere finite nella galleria del vento!


 

Dove trovare le Sete di Jaipur? Ecco gli indirizzi dei monomarca: 
Torino, Piazza Vittorio 9A
Alba (CN), Via Macrino 5
Roma, Via Piè di Marmo 33
Bologna, Strada Maggiore 8
Firenze, via della Vigna Nuova, 48R



per


lunedì 27 giugno 2011

Trends di primavera - Flower power

floral


Outfit 1                                               Outfit 2                                   Oufit 3
Top Warehouse                                    Camicia jeans Fatface              Cardigan Wallis
Gonna Stella McCartney                        Shorts Topshop                        Gonna Topshop 
Sandali Topshop                                   Ballerine Camper                      Sandali Zappos 
Orecchini Couturelab                            Cappello MissSelfridge              Occhiali Asos

venerdì 24 giugno 2011

Breakfast at Tiffany's - la collezione firmata DoubleM


Alzi la mano chi non ha mai guardato un film degli anni '50 sognando il guardaroba dell'eroina di turno! Evidentemente non siamo le sole, perchè sono proprio le icone di stile di ieri ad ispirare la collezione della neonata DoubleM, griffe fondata da Elena e Michela Maggi, due sorelle che hanno deciso di unire le rispettive esperienze professionali nella moda e nell'organizzazione commerciale per dare vita a un loro marchio. 
Per la prima collezione "Breakfast at Tiffany's" Elena e Michela hanno scelto le magiche atmosfere di Truman Capote. L'apoteosi della petite robe noire, con cinque modelli diversi ispirati a cinque icone di cui portano il nome: Audrey, Jackie, Doris, Marlene e Greta sono le protagoniste di questa collezione.


Ampio scollo a barchetta e balze in seta di raso applicate su tessuto di cotone egiziano, Audrey è pensato per aderire alla figura femminile, esaltandone le forme.


Cotone stretch e raso di seta per Jackie, un abito dalla linea semplice caratterizzata da un taglio poco sopra la vita, scollo a barchetta e spalla scesa che termina in una manica a palloncino.


Doris è in cotone stretch, tagliato nella caratteristica forma a sacchetto con scollo arrotondato; due nastri dello stesso tessuto sul fianco sinistro permettono di drappeggiare il capo secondo il proprio gusto.


Marlene si contraddistingue invece per una linea a sacchetto, impreziosita da una ruche che parte dal fondo dell’abito per terminare sulla spalla, formando una chiocciola. Il capo in raso di seta ha pences a vista e spalla scivolata.


Greta combina il cotone egiziano trattato a effetto stretch con il raso di seta; la gonna a tubo ha le pences a vista mente il corpino è stato disegnato con un particolare effetto Kimono, caratterizzato da una profonda goccia nell’allacciatura sulla schiena.
Non resta che l'imbarazzo della scelta, bisogna provarli tutti!

La collezione Breakfast at Tiffany's è in vendita on-line su  blomming (prezzo lancio compreso tra 149 e 169 euro) oppure direttamente in atelier, via XXVI Aprile, 15 - Travagliato (BS)

mercoledì 22 giugno 2011

Giovani talenti: Martina Martiala


Martina Martiala alias "la ragazza della maglieria" è una giovanissima stilista finlandese che ha fatto dell'Italia la sua casa. Arrivata nel nostro paese qualche anno fa per studiare "Fashion design" dividendosi poi tra Torino e Barcellona. Dopo la laurea (nel 2010) ha deciso di fare tesoro della tradizione finlandese per la maglieria con una collezione tutta incentrata sulla maglia fatta a mano, è nato così il marchio Vaara.
Ho iniziato a sferruzzare sin da bambina con l'aiuto di mamma e nonna - ci racconta Martina davanti a una fumante tazza di caffè - mi divertivo a confezionare gli abiti per le bambole, ho sempre avuto la passione per gli abiti e mi divertivo a inventare vestiti sempre nuovi per loro. A dodici anni mi è stata regalata la mia prima macchina per cucire e la mia fantasia non ha più avuto limiti! Così anche "da grande" ho deciso di dedicarmi alla mia passione di sempre, la creazione di abiti, anche se questa volta per donne vere! Ho scelto di privilegiare la maglia perchè è la tradizione del mio paese, mi piace creare completamente a mano un capo, e vedere come ciò che avevo in mente prende forma. La Finlandia ha la tradizione dell'artigianato, del fatto a mano.



Per il momento ogni pezzo della mia collezione è fatto a mano, forse nel futuro avrò bisogno di una macchina per la maglieria per i punti più semplici ma penso che il prototipo lo farò sempre con le mie mani spesso, mentre sto sferruzzando, mi vengono delle idee nuove che provo subito a sperimentare, non è raro che mentre sto creando qualcosa nasca una nuova creazione così, semplicemente da un'intuizione.
La prima collezione firmata Martiala A/I 2010 è andata a ruba, sciarponi oversize, hotpants a vita alta in lana a maglie avvolgenti sono piaciute così tanto che Martina ha deciso di affidare ai ferri anche la collezione estiva.
Per l'estate 2011 ho deciso un cambio radicale della mia palette, normalmente ricca di neutri, a favore di colori accesi: giallo, fucsia, ecc...


Sto realizzando una linea di costumi da bagno di lycra lavorata ai ferri, così da unire la praticità e la leggerezza del sintetico alla texture vintage della maglia. I costumi sia bikini che interi saranno tutti di colori fluo. Per completare il look da spiaggia, ho creato anche una linea di sopricostume e di vestitini più elaborati per la sera.
Nei costumi interi mi sono divertita a filare io stessa il tessuto alternando filati più sottili  e altri più spessi, per un gioco di ombre che, a mio parere, rende il tessuto molto interessante. 


Ferri ma non solo, infatti a Martina non piace limitare la sua creatività a un solo materiale: amo abbinare tessuto e maglia, trovo che il risultato sia più interessante, per questo nella mia collezione estiva non troverete solo capi in maglieria ma anche tessuti, che spesso ho filato e tinto io stessa. Avere la responsabilità completa del prodotto, dalla scelta del filo, alla tintura dello stesso sino alla tessitura della stoffa mi fa sentire il prodotto veramente mio al 100%.


Mi piace seguire l'istinto e l'intuizione del momento, anche nella creazione di un abito mi piace lavorare direttamente sul manichino, drappeggiare il tessuto e vedere l'abito prendere forma, lo trovo più stimolante e creativo che non lavorare con i cartamodelli.
Mi piace realizzare dei tessuti in maglia da poi drappeggiare sul manichino.
Anche per la P/E 2011, come per l'inverno passato,  ho previsto moltissimi accessori.

On line store (qui), per info e contatti visita il sito (qui).

domenica 19 giugno 2011

Trends di primavera - pizzo

Lace


Outfit 1                                 Outfit 2                              Outfit 3
Top - Stella Mccartney            Vestito - Topshop                Top - Warehouse
Shorts pizzo - Milly                 Occhiali - Asos                    Gonna - Juisy Couture

Cappello paglia - Hogarth        Braccialetti - Forever21       Orecchini - Mezi Jewellery
Foulard - Sonia Rikyel              Borsa - Dolce e Gabbana      Pumps - Zara
Oxford - Wanted Wanted                   "Miss Sicily" 
                                             Ballerine - H&M

giovedì 16 giugno 2011

Pronta per i sandali? SOS pedicure

di Lorena Ruocco, estetista e face trainer


Piedi che tragedia!

Tantissime donne odiano i propri piedi. Sono troppo grassi, troppo magri, troppo lunghi, troppo corti, con le dita storte.
Talvolta il complesso è così grande che ci si vergogna di portare le scarpe aperte e al mare si nascondono i piedi sotto la sabbia.


Tutte noi vorremmo avere i piedi di Cenerentola ma tanto nessun principe ci riporterà la scarpetta di cristallo, perciò, chi se ne frega!
La verità è che non importa la forma del piede ma quanto è curato.
I difetti di cui preoccuparsi sono ben altri, come le unghie non tagliate, lo smalto abbandonato a se stesso, e che dire di quei poveri talloni screpolati, inguardabili.
Pensare che basta poco per averne cura, oltre al consueto appuntamento mensile dall’estetista. Dovete imparare a ricordarvi che i piedi fanno parte del vostro corpo, non possono essere dimenticati per un mese o più.
Vi sorreggono sopportando l’intero peso del corpo, è faticoso!
Da un mese all’altro, sempre che facciate regolarmente il pedicure, i piedi si possono rovinare soprattutto nei mesi caldi, quando si suda di più e le scarpe aperte possono creare callosità.
Dedicando loro mezz’ora a settimana potrete tranquillamente far vedere i vostri piedini…da favola.



Per la cura domiciliare dei piedi vi dovete munire di:
tronchesina retta
lima per unghie
raspa o pietra pomice
bastoncino d’arancio
crema idratante
e naturalmente sali profumati.
Questi attrezzi da lavoro si trovano ormai nei supermercati, nelle profumerie e dai rivenditori specializzati.


Si comincia!


- Se non siete appena uscite dalla vasca, prendete un bacinella con acqua tiepida, versate una manciata di sali profumati e mettete i piedi a bagno per una decina di minuti.
Se avete lo smalto, toglietelo con il solvente prima di mettere i piedi in acqua.


- Togliete un piede dall’acqua, asciugatelo bene e iniziate con il tagliare le unghie, non troppo corte, in modo lineare tenendo la tronchesina in posizione orizzontale.


-  Prendete la lima e iniziate ad arrotondare gli angoli, che prima non avrete minimamente tagliato.


-  Con il bastoncino d’arancio pulite l’unghia a lato e spingete con delicatezza le pellicine.


- Bagnate la raspa o la pietra pomice nell’acqua e cominciate a grattare i talloni e poi tutto il resto del piede, anche le dita.


- Ora che il piede è privo di pelle morta, lo si può idratare facendo un bel massaggino, utile anche per stimolare la circolazione.


- Se non vi va proprio di stare senza smalto, procedete mettendolo meglio possibile!
Il mio consiglio è di sceglierlo trasparente o comunque chiaro.


Ora ripetete l’operazione sull’altro piede.


Alla fine sarete soddisfatte del lavoro compiuto e chissà, che il Principe Azzurro arrivi davvero…

martedì 14 giugno 2011

Scarpe jelly a prova di pozzanghera


Jucca Pump di Furla, 100 euro
Dopo un inverno all'insegna dello stivale, questa primavera capricciosa ci costringe a prolungarne la stagione nella versione in gomma. Se siete sfufe di trovarvi i piedi bolliti non appena un raggio di sole attraversa il cielo tempestoso ma non siete disposte a sacrificare i vostri nuovi sandali nella prima pozzanghera, le jelly shoes sono un ottimo connubio tra glam e piedi asciutti. Se un tempo la gomma si limitava ai sandali da spiaggia, indispensabili per accedere al mare anche dalle spiagge più scogliose, oggi, dai modelli più sportivi agli stiletto vertiginosi, la gomma è "sdoganata" anche in città. 
Tacco a spillo o ballerina, voi che jelly siete?

  Croco, 200 euro e Lady Dragon, 160 euro. Vivienne Westwood per Melissa


ballerine (55 euro) e infradito (45 euro) Jucca di Furla

Melissa Royale, 79 euro


Melissa Violatta, 74 euro

lunedì 13 giugno 2011

Fashion Camp 2011


Si è tenuta a Milano, il 10 e 11 giugno, la seconda edizione del Fashion Camp, due giorni di presentazioni e incontri su tutto quello che unisce moda e tecnologia: blogger, designer, imprenditori, affiancati da una serie di workshop e  un "temporary shop" con alcuni tra i più interessanti creatori di abbigliamento e accessori indipendenti.
Alla Ex-Ansaldo, uno spazio postindustriale che fa molto newyorkese nonostante sia non lontano dai Navigli, la prima sala era dedicata agli sponsor:

 

  
Maylily aveva allestito un set fotografico dove farsi immortalare con tutti i gioielli della collezione primaverile; collane, braccialetti, anelli e cerchietti per risvegliare la modella che c'è in noi; allo stand Quicksilver si poteva dipingere una maglietta e ricevere in cambio la t-shirt ufficiale del Fashion Camp, ma c'erano anche gli spazi di Vente Privée e della Kodak, che ci ha gentilmente fornito una videocamera per documentare l'evento.

Sonia e Valentina Grispo di Trend and the city

Lo spazio per le un-conferences era purtroppo dispersivo e rumoroso, quest'anno la professionalità delle presentazioni, assolutamente indipendenti e autogestite, è andata a scapito della spontaneità e dello scambio diretto di opinioni che l'anno scorso avevamo apprezzato molto.

 Giulia Boccafogli indossa la sua celebre collana "foglie"

 Collana Le Chou Chou, abito Pommes de Claire, collana- cravatta Giulia Boccafogli

Ampio e ben organizzato invece il salone dedicato al temporary shop a cura di Tamara Nocco. Tra le proposte che ci sono piaciute di più, il collettivo Arti.Sani, un gruppo di talenti creativi accomunati dalla passione per un lavoro indipendente e di alta qualità che sforna prodotti unici, in questo caso rappresentati dalla bigiotteria in pelle di Giulia Boccafogli, dalle  golose miniature di Le Chou Chou e dalla collezione di abbigliamento di ispirazione vintage di Pommes de Claire.

 

Molto interessanti le borse di Benedetta Bruzziches, una designer romana dalla personalità prorompente, tutte bellissime sia per il design che per i materiali. A noi sono piaciute particolarmente le shopper e le borse a rete con due contenitori in tessuto all'interno, consegnate alle clienti appiattite dentro a cappelliere rotonde retrò.


Bellissimi anche i gioielli "rock" di Maiden-art, che coniugano la qualità del design e dell'artigianato italiano ad uno stile internazionale molto di tendenza, di sicuro impatto su qualsiasi outfit.

Foglie dipinte a mano su tessuti "tinti" alla ruggine per Così nero quasi blue
Lavanderia 18

Nel settore abbigliamento ci sono piaciuti Così nero quasi blue, un giovane brand nato nel 2010 che propone capi dal taglio semplice ed essenziale con dettagli particolari, come i tessuti dipinti a mano o tinti con lastre arrugginite che creano effetti sempre diversi e
Lavanderia 18, una linea che si caratterizza per le forme lineari e la cura nella scelta dei tessuti e nella realizzazione artigianale dei capi.
 
 

Fara Collection affianca a una collezione di borse più tradizionali in vitello stampato pitone, una linea più informale di borse plastificate con coriandoli o gli involucri delle Pastiglie Leone.


Le amiche cicliste apprezzeranno l'originale modello "da bici" con la base su misura per inserirsi nel cestino e uno speciale cinturino di sicurezza antiscippo, che ne fanno una compagna preziosa per gli spostamenti in città. 


Gli amanti della natura adoreranno i gioielli di Sofia Retro Bazar, sagome di animali monocromi o fiori colori, con una speciale lavorazione del plexiglass che rende l'illusione dei petali mossi dal vento.


Alessia Caliendo di LBD ha presentato due novità: la linea di bikini "Lovely Sally" e gli abiti della serie "God is Woman" in tessuti africani arricchiti da merletti, realizzati dalla cooperativa sociale New Hope per donne migranti.

 

Per l'estate Les Poppins propone il classico mega-bauletto in pelle morbidissima in colori neutri o vivaci, all'insegna del color blocking; la versione in arazzo promette di custodire  ciò che avete di più caro trasformandovi in una Mary Poppins del XXI secolo. 

Arianna Chieli, direttore artistico del Fashion Camp vi dà appuntamento all'edizione 2012


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