venerdì 10 giugno 2011

Tintarella intelligente

di Lorena Ruocco, estetista e face trainer



Tutti concordiamo sul fatto che un po’ di abbronzatura ci fa sembrare subito più “in salute”. Ma da qui, ad essere schiavi dell’abbronzatura a tutti i costi ce ne passa! 
Chi non ha una vicina di casa o una collega color “variegato alla nocciola” in pieno inverno? Solitamente non è grazie ai continui viaggi ai Caraibi. È più probabile che queste persone siano assidue frequentatrici del solarium sotto casa! Forse però non sanno che un uso frequente di lampade abbronzanti può provocare danni irreversibili alla pelle. 
Al termine di numerose ricerche, l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) qualche anno fa classificava definitivamente come cancerogeni i raggi UV prodotti dalle lampade abbronzanti, stabilendo che il rischio di melanoma della pelle e oculare aumenta del 75% in soggetti che si espongono prima dei 30 anni. 


Aiuto! Mai fatte lampade prima dei trenta? Qualcuno vi ha avvisati del rischio che comporta mettersi sotto una lampada? Non credo!
Anzi, la ragazza del solarium deve convincervi a fare l’abbonamento per tutto l’anno e voi che vedete il poster della donna nuda abbronzatissima alle sue spalle, ci cascate! Ma noooo! Le lampade abbronzanti di ultima generazione sono certamente più sicure di un tempo, sono dotate di filtri che limitano i rischi dell’esposizione, ma resta il fatto che sono una bombardata di raggi UV sul nostro corpo indifeso. Nessuno dice che siano meglio i raggi solari, ma almeno subiamo un’esposizione naturale ridotta a pochi mesi l’anno, anzi ai pochi giorni di vacanze, ma sono altrettanto dannosi nel momento in cui ci cospargiamo d’olio e stiamo ore a crogiolarci!

Allora come fare per arrivare colorite alle vacanze? 
Basta prendere il sole un po’ alla volta già dai primi caldi, così la pelle si abitua gradualmente. Già dalla prima esposizione vi consiglio di utilizzare una crema idratante con fattore di protezione idoneo al vostro fototipo, così non avrete problemi e l’abbronzatura durerà di più. Potete esporvi al sole la mattina prima di vestirvi. Sono sicura che troverete qualche minuto (ne bastano 5) per prendere il caffè in braghette e canotta sul balcone!
Ogni volta che fate una pausa al lavoro (avendo a disposizione una finestra, un balcone, un giardino) rivolgete il viso al sole. Se fino alla pausa pranzo non siete riusciti a prendere qualche raggio di sole, beh all’ora questo è il momento buono, a mangiare penserete dopo.


Potete organizzarvi portandovi il cambio a lavoro, pantaloncini, maglietta senza maniche, scarpe da ginnastica e cappellino (è bene coprire il viso, a quest’ora il sole picchia!). Cambiatevi e uscite per una camminata al sole di dieci-quindici minuti (fronte e retro mi raccomando), così farete anche movimento. 
Non sentitevi a disagio con i colleghi, pochi giorni e avrete un sacco di seguaci!
Approfittate delle giornate lunghe per fare una passaggiata prima di cena, possibilmente in pantaloncini corti e niente maniche. A quest’ora potete esporre tranquillamente anche il viso. Per l’esposizione in bikini aspettate il fine settimana (anche se nessuno vi vieta di fare in bikini la passeggiata in pausa pranzo, fate voi!) e quando potete andare al mare, in montagna.



Missione abbronzatura naturale e sicura compiuta!

2 commenti:

  1. Hai proprio ragione, spesso le persone badano più all'apparenza estetica e privilegiano un tono della pelle gradevole all'attenzione per la propria salute. Io ne so qualcosa, avendo la pelle molto chiara devo stare attentissima anche in spiaggia e mi sono resa conto che il sole preso negli orari giusti abbronza meglio, il colore è più dorato (non quel terribile "rosso cotto" come lo chiamo io XD) e dura di più. Quindi benissimo per i tuoi saggi consigli!
    Un bacione cara,
    a presto,
    Cocò

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  2. A chi lo dici... io ormai ho rinunciato all'abbronzatura, almeno non mi ustiono G.

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