domenica 31 luglio 2011

Stessa spiaggia, stesso mare

summer

1. Orecchini Miss Selfridge - missselfridge.com - 5 sterline
2. occhiali da sole - jackwills.com - 89 dollari
3. Cappello paglia - fashionista-outlet.com - 93 sterline
4. Bikini Pimkie - pimkie.it - 30 euro
5. Borsa da spiaggia in plastica Oysho - oysho.com
6. Bikini H&M - hm.com - 10.48 sterline
7. Swatch new gent red rebel - swatch.com
8. Crema solare Shiseido - nordstrom.com - 35 dollari


giovedì 28 luglio 2011

Harry Potter e i doni della morte 2 - love devotion & surrender


In un periodo in cui i titoli interessanti sembrano latitare, non potevamo di certo perderci l'occasione per vedere (non in 3D perchè mi da fastidio) il film conclusivo della saga di Harry Potter. Ebbene sì, lo ammettiamo, siamo fanatici della prima ora del maghetto con la cicatrice e gli occhiali, di cui abbiamo atteso ed avidamente divorato i vari capitoli in libreria, prima ancora che su pellicola. Tuttavia, sarebbe ingiusto lasciar prevalere il punto di vista del fan su quello dello spettatore che paga il biglietto, e tenteremo di attenerci a questo principio.
La trama segue la seconda parte del capitolo conclusivo, laddove si tirano le fila e tutte le trame (e le innumerevoli sotto-trame) trovano la loro conclusione. In questo senso si può ammettere che il regista (Peter Yates, inglese e già autore di alcuni dei capitoli precedenti) dia per scontata una certa conoscenza "di base" del contesto e dei personaggi. Harry (Daniel Radcliffe, cui auguriamo di sottrarsi alla "maledizione del personaggio") ed i suoi amici Hermione (Emma Watson, più passano i film e più la sua capigliatura si fa normale) e Ron (Rupert Grint, toccante in In viaggio con Evie) sono alla disperata ricerca degli "horcrux", gli oggetti magici in cui il perfido Lord Voldemort (Ralph Fiennes, irriconoscibile sotto al trucco) ha riposto i frammenti della propria anima nel tentativo di rendersi immortale. Nel frattempo Voldemort ha instaurato nel mondo un vero e proprio regime di stampo nazista, basato sulla purezza della razza (i maghi sono la razza eletta) e sulla manipolazione delle coscienze; i tre eroi, dunque, oltre alla difficoltà del compito sperimentano anche quella del muoversi in un ambiente sempre ostile e pericoloso. Dopo diverse peripezie i protagonisti torneranno ad Hogwarts, la scuola dei maghi dove si svolge la maggior parte della saga. Lì avverrà la battaglia finale fra le forze del bene e quelle del male (bellissime le scene con le statue di pietra che prendono vita per salvare la scuola e lottano contro giganteschi troll di montagna). Lì verranno chiusi tutti i conti e Harry affronterà Voldemort in un duello al quale solo uno dei due potrà sopravvivere.

la rabbia e l'orgoglio?

E' veramente complicato ridurre una cosmogonia di migliaia di pagine in poche parole, ma lo è altrettanto il farlo per immagini. Il film sceglie dunque di operare alcuni tagli e semplificazioni, restando però piuttosto fedele al testo originale, nella lettera e - soprattutto - nello spirito. Alla fine la figura più difficile è quella di Harry, il cui problematico mondo interiore viene minuziosamente scandagliato nei libri e lasciato invece abbondantemente all'intuizione dello spettatore nel film. Il risultato è un personaggio un po' isterico e a volte sinceramente antipatico. Anche il rapporto amoroso con Ginny Weasley (Bonnie Wright) viene quasi completamente ignorato.
La scenografia è, come da tradizione, basata su elementi gotici e vittoriani nel mondo dei maghi e contemporanei in quello dei "babbani". Qualche dettaglio in più all'interno di Hogwarts (ci pare di ricordare che le fantasmagoriche scale in movimento siano state realizzate solo nel primo capitolo) avrebbe potuto donare un appropriato senso di sorpresa di fronte alla magia.
I costumi non sono particolarmente interessanti, ci è sempre parsa una occasione persa quella di scegliere di non rappresentare i maghi con vestiti eccentrici, che avrebbero dato un tocco in più di humour, oltre che sottolineare la differenza di approccio a cosa è importante rispetto ai "babbani".
Fra gli interpreti, menzione d'onore ad Alan Rickman per un Severus Piton ambiguo fino alla fine, caratterizzato da un'aspetto simile in modo inquietante (per la gioia degli spettatori italiani) ad un Renato Zero in salsa celtica.
Fra le scene degne di nota, quella all'interno della banca Gringott, che ad alcuni è parsa una citazione di "Mary Poppins" e quella della battaglia di Hogwarts, comprensibilmente accostata ad alcune scene del "Signore degli anelli". A noi invece il duello tra Harry e Voldemort ha ricordato quello tra Luke Skywalker e l'imperatore di "Guerre stellari", ma senza l'aspetto seduttivo del "lato oscuro" che a Voldemort manca completamente, preso com'è dalla propria furia omicida.

Neville, si può essere eroi anche in cardigan

Un aspetto che abbiamo sempre considerato interessante è come in Harry Potter i ragazzi siano veri protagonisti, fautori del proprio destino, gli adulti sono lì per guidare, aiutare, a volte ingannare, mai sostituire i giovani. Mano a mano che da ragazzi si fanno adulti vengono chiamati a fare delle scelte ed a sopportarne le conseguenze. Emblematica la figura di Neville Paciok, giovane mago pasticcione spesso deriso sia dai compagni che dagli avversari, che posto di fronte alla difficile scelta fra il bene ed il male (non è filosofia, la scelta implica la vita o la morte immediata) butta il cuore oltre l'ostacolo - unico fra tutti - e sceglie il bene "a prescindere", sfidando il trionfante Voldemort in modo - in apparenza - insensato.
E' spesso un mondo senza pietà quello di JK Rowling, in cui i buoni muoiono come e più dei cattivi, e nemmeno all'adolescenza è concessa un po' di irresponsabilità. Ma non è forse uno specchio fedele del mondo reale, anche se non è piacevole ammetterlo?
Hary Potter  è nato, e rimane, un racconto per ragazzi e di ragazzi, in cui il "restare giovani dentro" fa la differenza e cosa più dell'amore ci fa restare giovani? Harry da bambino viene salvato dall'amore di sua madre, più forte della peggiore magia oscura, una volta cresciuto combatte a ben vedere usando lo stesso - invincibile - incanto, che voi-sapete-chi non potrà mai comprendere: la gratuità dell'amore che non si mette al primo posto.
Ricorrendo a questa magia, che anche a noi babbani è concesso sperimentare in mille forme ogni giorno, qualunque cosa succeda...la fine potrebbe mai essere una brutta fine?

a kiss before dying?

martedì 26 luglio 2011

Oh my! Sono diventata un'outfit blogger.

foto di Alessandra Lamberto


Never say never, again... Ed ecco che una boutade con un'amica fotografa "che ne dici se facessimo qualche scatto e avviassi una promettente carriera di outfit blogger?"  mi trasforma in un pomeriggio nella versione più improbabile di me stessa. 
La prossima sfida? Portare davanti alla camera anche Giulia (Franz invece scalpita impaziente)!

 
 

  I'M WEARING
 Skirt: Diffusione Tessile
Top: Yamamay
Bib necklace: Sfera
Sunglasses: Nouvelle Vague
Shoes: Salvatore Ferragamo
Bag: Diffusione Tessile


domenica 24 luglio 2011

Sono una pirata, sono una signora

Chi non ha mai sognato una volta nella vita di mollare tutto e trasferisi ai Caraibi?  
Ecco il look giusto per fare colpo su Morgan (non quello dei Bluvertigo bensì questo - clicca qui), farvi rapire e spassarvela alla Tortuga in attesa che i vosti famigliari raccimolino un forziere di piastre d'argento per il riscatto! (Con un po' di fortuna ne avrete fino a Natale).


Pirate



1. Anello argento - senseofashion.com - 35 dollari
2. T-shirt Zoe Karssen - matchesfashion.com - 65 sterline
3. Pashmina Alexander McQueen - luisaviaroma.com - 370 euro
4. Foulard vintage - farfetch.com - 379 dollari
5. Sandali pelle - nordstrom.com - 90 dollari
6. Shorts in denim - zalando.de - 40 euro
7. Borsa in pelle Zara - zara.com - 80 dollari








Fratelli Bignola. The winners are...


 1° premio 
T-shirt "Primo Carnera"


The winner is: lineadritta 

2° premio
T-shirt "Galli"


The winner is: Jodina Hann Gallo


3° premio: T-shirt "Pugili"


The winner is: Elena


I vincitori saranno contattati direttamente via mail, grazie a tutti per aver partecipato!

venerdì 22 luglio 2011

La Granda in mezzo al pane


Cari carnivori vicini e lontani, che vi abitiate o siate di passaggio, Torino è la vostra città e La granda in mezzo al pane una delle vostre mete cult. L'hamburgeria che da qualche mese domina su Piazza Solferino è nata su iniziativa di tre amici uniti dalla comune passione per il più celebre dei panini tedeschi. Federico, Fabrizio e Antonio hanno deciso di creare un locale dove poter gustare non solo un prodotto tradizionalmente "divertente e veloce" ma anche buono e, con l'aiuto di Eataly (celebrità cittadina da esportazione - i buongustai di tutto il mondo non avranno bisogno di presentazioni), hanno racchiuso le eccellenze gastronomiche del Piemonte tra due fette di pane. 
Ci siamo divertiti a "smontare" un hamburger e, una volta selezionati gli ingredienti di cui avevamo bisogno, ci siamo affidati a tutta l'esperienza di Eataly per scegliere le materie prime - ci racconta Fabrizio -  la carne è fornita dal consorzio La Granda, pertanto oltre ad essere sicuri riguardo alla provenienza, abbiamo la garanzia che il bestiame sia allevato "all'antica", nutrito bene, rispettando i tempi della natura. Il formaggio proviene dal cuneese (la "Granda" in Piemonte è sinonimo della provincia di Cuneo n.d.r.), e gli altri prodotti (vedi: salse, dolci, pane e bevande) sono rigorosamente slow e chilometri zero. Una scelta che, in una società che privilegia la quantità sulla qualità, può sembrare in controtendenza ma che è invece apprezzata da un pubblico sempre più esigente e alla ricerca, anche per un panino, di un prodotto di qualità! 
Qualche giorno fa, in compagnia di un nutrito gruppo di blogger, siamo stati invitati a testare di persona le specialità della Granda, e dopo una breve visita del locale (accogliente e con tanto di zona bimbi), ci siamo dedicati con zelo all'assaggio di "uno di tutto" senza esclusione di colpi.



 Con la cucina a vista inganniamo l'attesa guardando la preparazione dei panini!



Iniziamo dai classici (qui panino in versione Giotto)
 per poi dedicarci meticolosamente al resto del menù.

 

Il nostro preferito, il Kebabbun: arrosto di bovino piemontese, piada e verdure.


Uno dei classici della cucina piemontese, la carne cruda.


Bloggers in versione eating: Un tocco di zenzero (sopra)
 Tegamini, Davide Licordari, Torino Style e Tuzi fashion tips (sotto)


Dove:
La granda in mezzo al pane è in piazza Solferino 16/a Torino
e ricordate...


martedì 19 luglio 2011

Beauty case per l'estate!

Le vacanze sono alle porte e il vostro beauty case è inesorabilmente sempre troppo pesante?  Lasciamoci alle spalle, insieme all'inverno, le lunghe sessioni di maquillage degne di un truccatore professionista e, complice l'abbronzatura che rende tutte più belle, viaggiamo leggere scegliendo un make-up versatile, efficace e low cost! All'insegna dei pochi ma buoni, ecco la nostra selezione di prodotti e.l.f. da mettere in valigia:

Conditioning Lip Balm - e.l.f. linea Studio, 4 euro

Colore o idratazione? This is the question. Da sempre refrattaria all'uso dei rossetti perchè in grado di ottenere in pochi minuti lo stesso effetto devastante di una giornata di bora, le novità e.l.f. Cosmetics hanno portato con sè una piacevole scoperta: il Conditionig Lip Balm SPF 15, per liberarsi definitivamente dalla scelta tra colore o idratazione.
Un po' rossetto, un po' burro cacao, colora discretamente le labbra donando loro un colore naturale, ideale per prevenire le labbra screpolate dal sole, la protezione solare schermo 15, lo rende un prezioso alleato anche in spiaggia.
Noi lo abbiamo provato nei colori Mellow Melon (corallo tendente al rosa) e Romantic Rouge (rosso intenso), dopo poche applicazioni ne siamo diventate dipendenti!


Fissante trucco/ rinfrescante, e.l.f. Studio, 4 euro


Le giornate torride sciolgono il vostro make up come neve al sole? A noi è piaciuto molto il fissante e.l.f. Studio Make up mist & Set, vaporizzato a 20 cm dal viso prolunga la durata del trucco. I suoi ingredienti a base di aloe, tè verde e cetriolo lo rendono anche un ottimo rinfrescante per il viso da portare sempre con sè.

Contouring blush & bronzing powder, linea Studio e.l.f. - 4 euro

Blush e brozer due in uno, ideali per il contouring, il blush è molto simile al nostro amato Candid Coral (blush semplice della linea Studio), mentre la terra dà un tocco di luce e un colorito sano (anche a chi non è ancora abbronzata!)


pigmenti linea Studio - 4 euro

Occhi truccati in un baleno con i pigmenti multi-sfaccettati dall'effetto shimmer. A noi è piaciuto  Innocent Ivory, ombretto avorio dalle sfumature rosa, dona luce agli occhi, con un effetto sofisticated in una sola passata!

Teal, 1.70 euro

A completamento del look, l'immancabile smalto, le più estrose potranno sbizzarrirsi con il nuovo verde Teal, le più tradizionaliste potranno puntare su un più classico e discreto Mango Madness.

Mango Madness - 1.70 euro






lunedì 18 luglio 2011

Evergreen in spiaggia

Le banane sono una delle stampe it dell'estate, il verde uno dei nostri colori preferiti. Ecco due proposte  per le fortunate che si sono già lasciate alle spalle la città e possono crogiolarsi felici al sole!


vacanze al mare3


1. Abito Dorothy Perkins - dorothyperkins.com - 18 sterline
2. Occhiali da sole - shopfriiscompany.com - 30 euro
3. Bikini H&M - hm.com - 18 sterline
4. Abito - farfetch.com - 93 dollari
5. Sandali Topshop - topshop.com - 60 dollari
6. Borsa Brass - modcloth.com - 30 dollari
7. Infradito Mystique - pret-a-beute.com - 165 euro

venerdì 15 luglio 2011

Giveaway - Fratelli Bignola


Sognate un uomo "forte come Primo Carnera e dolce come una bignola"?
Non temete, se l'abito fa il monaco potreste aggiudicarvi una delle tre magliette messe in palio da "Fratelli Bignola - liberi di vestirvi" (di cui abbiamo parlato qui).


Partecipare è facile: diventa fan della pagina facebook di Torino Style (clicca qui) e della pagina Facebook Fratelli Bignola - liberi di vestirvi (clicca qui), lascia un commento sotto a questo post, entro il 24 luglio. Tre fortunati verranno sorteggiati da random.org e riceveranno la t-shirt direttamente a casa!
N.B. ricorda d'indicare nel commento la taglia della maglietta e la tua mail (per essere contattati in caso di vittoria). Buona fortuna a tutti!


1° premio
t-shirt "Primo Carnera"



2° premio
t-shirt "Galli"


3° premio
t-shirt "pugili" 

giovedì 14 luglio 2011

Fratelli Bignola - liberi di vestirvi

Forte come Carnera, dolce come una bignola
(per i non piemontesi: bignè)

 
Questo il motto all'insegna di cui è nata, un po' per gioco un po' per scommessa, la Premiata Ditta Fratelli Bignola - Liberi di vestirvi, t-shirts e felpe dalle grafiche rigorosamente d'ispirazione vintage che ci riportano, almeno in sogno, ai gloriosi tempi d'oro (ognuno ha i suoi - io fantastico di Fred Buscaglione, corse in macchina e passeggiate al Valentino - ma viaggiate pure con la fantasia alla decade che più vi aggrada). 
Abbiamo incontrato Claudio Mezzo, ideatore e designer del marchio: Fratelli Bignola è nato per scherzo durante una serata tra amici - racconta Claudio - bignola in piemontese vuole dire anche cazzotto, da lì è partito uno scambio di battute che ci ha portato al mondo della boxe, da cui la prima maglietta della serie Fratelli Bignola. Mi sono divertito ad unire la mia professione di grafico alla passione per la creazione di linee di abbigliamento (l'esordio risale a qualche hanno fa con la creazione di una linea sportiva dedicata al mondo dello street style e dei surfer n.d.r.). Ho pensato che la grafica del primo Novecento fosse particolarmente adatta al tema del pugilato e per la prima maglietta mi sono ispirato a un'immagine di Primo Carnera: un pugile gigantesco alle prese con un avversario molto più piccolo di lui, a rappresentazione del possibile contro ciò che sembra impossibile. 


La prima fortunata serie di T-shirt è stata seguita da altre due grafiche, sempre rigorosamente old style: fondo grigio e ispirazione pugilistica la prima; fondo marrone, galli e Mole Antonelliana ad omaggio della città la seconda.



Sognate un uomo "forte come Carnera e dolce come una bignola"? Non disperate, se l'abito fa il monaco è in arrivo un give-away firmato Fratelli Bignola. Volete essere sicure di aggiudicarvi la vostra t-shirt preferita? La serie Fratelli Bignola è in vendita on line (clicca qui).

mercoledì 13 luglio 2011

Scheletri nell'armadio - Maurizia

Cari amici di Torino Style, inauguriamo con questo post la rubrica "Scheletri nell'armadio - interviste curiosone sbirciando nei guardaroba di tipi cool". Quante cose si capiscono osservando con attenzione un armadio?! Ma procediamo con ordine cominciando dall'inizio, ovvero dall'armadio con cui mi confronto ogni mattina, il mio.


A guardia dell'armadio la borsetta vintage della zia G., avendo un consistente numero di antenate eleganti e di taglia compatibile posso vantare un discreto bacino vintage casalingo da cui attingere; vecchi armadi polverosi di quando in quando riportano alla luce veri e propri tesori (non credo che le mie nipoti saranno altrettanto contente di rinvenire cimeli di Zara e compagnia bella!). Ladies and Gentlemen, ecco una selezione di borse vintage.


Ogni borsa una storia, oltre alla borsa della zia G. in velluto e raso, due bellissime borse della nonna Giulia (qui balzata agli onori delle cronache su The Sartorialist): direttamente dalla 5th Avenue, la borsa a mano da sera in satin anni '50, souvenir di un leggendario viaggio a Nuova York; rigorosamente Made in Italy invece la borsa nera di Gucci. Da bambina l'adoravo perchè dalle sue viscere scaturivano laute mancette, oggi la sfoggio fiera.
Mini-mini-bag in tartaruga e madreperla di Borbonese, più che una borsa un gioiello! Mi è stata donata ancora in fasce da un'amica di famiglia (frustrata dalla sua prole rigorosamente al maschile), me la sono ritrovata tra le mani da adulta e ogni volta che la guardo quasi mi commuovo!
Borsa a mano da sera in seta con ricamo oro, scaturita da chissà dove.

 
Soprabito tigrato di Max&Co. Mia sorella Giulia lo chiama la divisa da Tigrotto di Monpracem (vedi Emilio Salgari) ma è tutta invidia. A me piace per il contrasto tra la linea bon-ton anni '60 e la stampa animalier, fantastico perchè costruisce un look da solo e mi ha accompagnata al mio debutto come blogger alle sfilate milanesi (ero molto emozionata!) senza farmi sfigurare, anzi...



Abito di Mango, dal momento che l'ho pagato solo quattro euro, mi è stato simpatico fin dal primo istante. E' versatile perchè lo indosso indifferentemente d'estate e d'inverno (in questo caso con il gilet di pelliccia, capo invernale da cui non riesco più a separarmi).



Pur amando moltissimo le collezioni di Mango, trovo alquanto discutibili le cinture 100% plastica in dotazione, così indosso questo vestito con una cintura vintage salvata per miracolo dalla furia buttatrice di mia madre.


Sono una grande amante della Toile de Jouy e il mio sogno è potrerci tappezzare una stanza intera. Per anni ho sperato di trovare una gonna con questa fantasia senza successo. Frustrata dalle inutili ricerche a vuoto, ho deciso di passare all'azione e me la sono fatta fare direttamente dalla sarta!


Appena scartata la gonna dalla velina della sarta, con tempismo ineguagliabile Maylily (leggi post) mi ha regalato l'anello perfetto per la gonna (qui fotografato al contrario, pardonnez-moi).


Last but not least, gli stivaletti Obeline, mi piace il motivo moresco, sono perfetti con i jeans e incredibilmente sono pure comodi!


Maurizia
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