giovedì 29 gennaio 2015

Animalier is the new neutral?


I sacri testi (vedi blog e riviste) parlano chiaro: l'animalier è il nuovo neutro.
Via libera dunque al mixed prints con righe, pois e fantasie audaci. Se poi siete coraggiose dovrebbe essere valido anche un total look di stampe animali.
Personalmente la combinazione di più stampe differenti non mi spiace ma, per ora, mi sono mantenuta su un rassicurante black and white che non mi faccia sentire troppo stravagante. Voi cosa ne pensate: nuovo divertente trend o follia da fuori-sfilata tipicamente fashion victim?


animal


giacca jeans Calvin Klein - 105 euro
clutch Christian Louboutin - 1195 euro
cappotto N21 - 440 euro
stivali Sperry Top 10 euro
abito La Claireur
stivaletti Loeffel Randall - 105 euro 








lunedì 26 gennaio 2015

Talenti emergenti: Laura Cadelo Bertrand

collana Barocco Indiano

All'ultima edizione di ByHand siamo rimaste colpite dai gioielli di Laura Cadelo Bertrand, pezzi veramente unici, non facili da portare ma di forte impatto, con elementi che vanno aldilà dell'oreficeria. Incuriosite e affascinante, abbiamo cercato di approfondire l'argomento. 
Laura è un'artista eclettica, diplomata a Parigi alla scuola di mimo di Marcel Marceu, si interessa anche di coreografia e scenografia, oltre che scultrice è anche danzatrice e attrice, come spiega lei stessa: cresciuta in un contesto artistico, evoluta praticando varie forme d’arte, non distinguo più confine tra tutte loro. Una forma d’arte può confluire nell’altra ed esprimersi liberamente avendo in più tutti gli strumenti di lettura, di interpretazione, di analisi e anche tecniche di tutte quante.


anello e bracciale Bzz...zz


Laura Cadelo Bertrand realizza le sue sculture, che siano gioielli, lampade o quello che l'ispirazione  le suggerisce, seguendo personalmente ogni fase della lavorazione: le tecniche che uso sono solo strumenti che mi permettono di arrivare al mio scopo. Per adesso utilizzo sbalzo, incisione, traforo, battitura, saldatura, ricamo, uncinetto ecc. applicato a materiali poveri quali rame, ottone e alluminio, realizzati senza fusione e senza galvanica, processi ambedue inquinanti.


orecchino Bim Bum Bam

Il risultato sono vere e proprie "sculture da indossare", o "gioielli-scultura", come ama definirle Laura. Le mie sculture evocano atmosfere, personaggi, storie, luci, sentimenti, parole e gesti conosciuti, sconosciuti, desiderati, inquietanti e a volte fastidiosi... tutti poi fanno parte di una drammaturgia.


anello Deposizione
anello Pavoneggiando

I gioielli sono molto delicati, poetici e misteriosi al tempo stesso. I soggetti vanno dagli animali a elementi naturali, alla vita quotidiana, sempre filtrati dall'interpretazione dell'artista. Ogni pezzo sembra racchiudere in sé il frammento di una storia, evocata anche dai nomi suggestivi che laura gli attribuisce.


orecchini Lui e Lei
orecchini Tempo Variabile

Come ogni vera artista, Laura non fa preferenze tra le sue opere: A seconda del mio stato d'animo il mio pezzo preferito cambia... per questa mattina è la collana "Punti di vista". Per quanto riguarda i miei clienti è molto variabile, ma in questo periodo direi che sono gli orecchini "Aspettandoti" e "Le Pettegole".


orecchino Aspettandoti
orecchini Le Pettegole

Se volete scegliere e indossare un gioiello scultura firmato Laura Cadelo Bertrand, potete ordinarlo direttamente dal sito o sulla pagina Facebook.
Il laboratorio-spazio di Laura Cadelo Bertrand è a Reggio Emilia, in Via dei Due Gobbi 3, ma la potete incontrare a Parigi alla fiera Maison & Object o a Torino da ByHand.
Per ordini, info e per conoscere i rivenditori in Italia e all'estero: luciano@lauracadelobertrand.it 


collana Autumn Leaves

spilla Invito a cena dal ragno
collana Tempo Presente


foto courtesy Laura Cadelo Bertrand

venerdì 23 gennaio 2015

Negozi che ci piacciono: Toc



Nell'ultimo tratto di via Mazzini (a Torino), in un angolo un po' nascosto ma ben noto a golosi e estimatori cioccolato di qualità, si trova Toc, il piccolo laboratorio di cioccolateria artigianale di Paolo, recentemente arricchito del settore cucina, curato da Maria.


Così, nel piccolo ma accogliente negozio, ai tradizionali cioccolatini e tavolette si sono aggiunte torte, biscotti dolci e salati, gelatine di frutta e altre dolci bontà scaturite dalla fantasia e dagli esperimenti dei due titolari.



Paolo e Maria puntano sulla scelta quasi maniacale delle materie prime - sempre di altissima qualità - e sulla produzione artigianale: ogni giorno dai forni e dalle macchine di Toc escono piccole quantità curate di persona, così che si è certi di trovare sempre prodotti freschissimi e si possono anche richiedere su ordinazione rifornimenti dei propri prodotti preferiti. 



Le torte dolci sono quelle della tradizione, al cioccolato, alle mele, dolci al cucchiaio, le  torte salate cambiano seguendo la stagionalità degli ingredienti. Nei prodotti di Toc le ricette classiche hanno un guizzo di innovazione che viene dal connubio del cioccolato con altri ingredienti: per esempio la torta al cioccolato con frutta secca caramellata e rosmarino o i crackers al cacao; troverete i richiestissimi biscotti salati al parmigiano come quelli classici per la colazione, il granola con orzo e kamut o i cereali ricoperti di cioccolato insieme alle deliziose gelatine di frutta fatte con i succhi dell'Agrimontana.




Parlando di cioccolatini, sono tutti fatti con cacao nobile proveniente dal Sud America. Noi abbiamo assaggiato i cremini al latte e fondente con la nocciola tonda gentile, quelli al caffè e al rosmarino, le ganache con cioccolato selvatico boliviano e i cioccolatini al cacao kilingo venezuelano, sempre con qualche ingrediente che li rende speciali. Ci sono anche le tavolette, sia quelle classiche che quelle con frutta secca caramellata, le scorze d'arancia al fondente, il croccante e tante altre cose buone... non resta che assaggiare tutto.





Toc è in via Mazzini 56L a Torino
Per ordini e catering: 3403689475 - tortecioccolato@gmail.com

mercoledì 21 gennaio 2015

Talenti emergenti: Otto Bags


Noi di Torino Style siamo da sempre attente ai brand emergenti e ai giovani designer in erba. Oltre all'insaziabile sete di scoprire cose nuove siamo mosse dalla curiosità: cosa spinge un giovane a fare il grande salto? 
Quali sono i primi passi e le competenze necessarie per farcela? 
Ne abbiamo chiacchierato un pomeriggio davanti a un caffè con Marta Ottolini, designer della neonata OTTO Bags e ci siamo fatte raccontare i suoi inizi.


Com'è iniziata la tua passione per le borse?
L'amore per le borse è iniziato da piccolina, è genetico... Mio nonno paterno aveva una pelletteria e vendita diretta proprio di fronte a casa dei miei genitori ed ogni giorno entravo in negozio con occhi stralunati, felice giocavo a provare ogni borsa.
Crescendo ne ho collezionate tantissime ma disegnarle e produrle da me è un sogno che non mi ha mai abbandonata.



Come hai deciso di dedicarti alla pelletteria ed aprire un brand tuo?
Ho sempre creato borse a livello hobbistico, negli ultimi tempi, essendo architetto,sono stata colpita in pieno dalla crisi edilizia, ho deciso così di prenderla come un'opportunità: il lavoro da architetto diminuiva ma avevo la possibilità di trascorrere più tempo nella pelletteria di famiglia. Ho osservato le fasi di lavorazione, ho imparato ad usare i diversi macchinari, da lì a creare qualche modello mio il passo è stato breve!
Per il momento è un bellissimo hobby ma sto gettando le basi per trasformarlo in un lavoro vero e proprio. Il lavoro dei miei sogni!



Quali sono i tratti distintivi di una OTTO Bag?
Come ognuno di noi, ogni borsa OTTO è unica e irripetibile!
Tutte le borse sono realizzate a mano in maniera totalmente artigianale, sono curate nei minimi dettagli e nascono da pellami di altissima qualità.
Ognuna è speciale e ha un abbinamento di colori unico.



Qual'è il tuo modello preferito?
Le mie preferite sono il bauletto stampa pavone e le pochette metallizzate.



Potete acquistare le Otto Bag rivolgendovi direttamente a Marta attraverso la pagina Facebook del brand.

lunedì 19 gennaio 2015

Gimme five!


Chi è il festeggiato? Questo compleanno è il nostro ma anche un po' il vostro, care lettrici (e lettori) che da ben cinque anni ascoltate pazientemente il nostro blaterare. 
Cinque anni possono sembrare pochi ma per un blog sono moltissimi, così abbiamo deciso di celebrare questa data importante con una torta in controtendenza, che rappresenti un po' anche il nostro approccio al blog: niente scenografie cake design, ma una classica e intramontabile torta al cioccolato





Non è una torta qualsiasi però, il cioccolato è Arriba dell' Equador, fondente al 72%, con mandorle e nocciole caramellate e rosmarino, realizzata apposta per noi da Toc, così come i cioccolatini e le gelatine di frutta. 
Toc è a Torino, in Via Mazzini 56L.

giovedì 15 gennaio 2015

Talenti emergenti: Miju Handmade



E' passato quasi un anno da quando queste simpatiche presine hanno catturato la nostra attenzione tra i banchi di San Salvario Emporium, mostra mercato di design che si tiene periodicamente a Torino in piazza Madama Cristina e dintorni. Chi resterebbe indifferente dinnanzi a un pesce appendi mollette da bucato o a una parure di bijoux in stoffa ispirate agli origami? 





Noi no di certo, infatti il manifesto Miju Handmade dichiara i propri manufatti come "creati per stupire", ed è così: curiosando tra gli oggetti Miju Handmade viene subito voglia di scoprirne altri e altri ancora.


pesciolini alla lavanda

Eccoci qui, dunque, a scoprire qualcosa in più sulla creatrice di Miju Handmade: mi chiamo Stefania e vivo nella campagna mantovana. Sono sposata, ho un cane di pezza che amo follemente e adoro la Spagna, si presenta Stefania. Fin da piccola giocavo con mia sorella tra i tessuti che mia nonna e mia madre, entrambe magliaie, utilizzavano tutti i giorni per lavoro e mi sono innamorata di questo morbido mondo fatto di colori e creatività. Era meraviglioso vedere quanto studio ci metteva mia madre nella realizzazione di un maglione con le trecce, per esempio, i calcoli da fare per utilizzare gli aghi giusti al momento giusto e poi la miriade di pizzi, bottoni e perline che potevi sbizzarrirti ad utilizzare!


i "ferri" del mestiere"



La scuola d'arte poi mi ha insegnato a trasmettere la mia creatività nelle cose di tutti i giorni - prosegue Stefania. Miju nasce circa tre anni fa, l'idea  è sempre stata quella di creare oggetti di uso comune che potessero stupire chi li osserva. Devono rispettare un alto standard qualitativo ma anche far sorridere chi li utilizza, è questa la magia. 


BIRD il portachiavi uccellino
Bau, il guanto forno
Ogni creazione diventa tale solo dopo essere passata da un progetto a una prova finale. Molto spesso prendo spunto dai numerosi viaggi che amo fare da sempre, mi piace acquistare tessuti in giro per il mondo, entrare nei negozi e respirare cose nuove. Realizzo tutto da me, anche i bottoni, non li acquisto ma li realizzo a mano, in legno e poi li rivesto di tessuto. 


Dite la verità,
avete mai visto una custodia per e-book più bella di questa?

Mi piace il sapore che trasmettono le cose imperfette, non industriali, mi raccontano una storia e mi piace pensare di trasmetterla a chi acquista una mia creazione. Ogni giorno è un giorno buono per creare, l'ispirazione può arrivare in qualsiasi momento. 
Siate creativi, sempre! 




Per scoprire dove acquistare i prodotti Miju Handmade puoi seguire la pagina Facebook, Pinterest o Instagram.
pics courtesy Miju Handmade

lunedì 12 gennaio 2015

Pantone 2015: Marsala


Non che sia una questione fondamentale che influenza le mie scelte, ma quando Pantone ha dichiarato colore ufficiale del 2015 il marsala sono rimasta un po' delusa. Dopo colori brillanti e a volte inaspettati degli scorsi anni, la scelta del marsala mi è sembrata un po' sottotono, un po' banale. In fondo è un colore classico, non molto diverso dal bordeaux (sono sempre vini alla fine) che costituiva uno dei colori base dei guardaroba bon ton di qualche decennio fa.

marsala

Se non mi fa impazzire nell'abbigliamento mi piace però nella cosmetica: un rossetto e uno smalto rosso scuro fanno sempre il loro effetto. Se proprio dovessi comprare qualcosa color marsala punterei sugli accessori, trovo che sia un colore che rende bene nel velluto, come la borsa C wonder e gli anfibi Dr. Martens ma anche nelle Converse non lo trovo affatto male.
Può essere interessante scegliere una giacca in pelle marsala (questa è di Mango): sono di moda già da qualche anno e sembra che resteranno tra i must ancora per un po', perciò, why not, tanto per cambiare? Lo stesso vale per la pochette con le frange (quella nella foto è Deux Leux e costa poco).
Se proprio vogliamo puntare sull'abbigliamento, non è male la gonnellina Blackfive, meno vistosa del rosso classico, la vedo bene con giacchetta , calze e oxford nere. Con il nero, il grigio o il blu sta bene anche il cappottino leggero di maglia, da usare come golf nel freddo inverno.







E voi approvate o no il colore dell'anno?


Questo blog è copyright di Torino Style. Testi e fotografie, se non diversamente indicato, sono copyright degli autori o dei contributors.
Nessuna parte di questo sito, dei post e delle immagini può essere utilizzata o riprodotta senza consenso esplicito e comunque sempre citandone sempre la fonte.