venerdì 27 febbraio 2015

De Tox Party a Palazzo Graneri

gilet double face di De Gilet

Serata inaugurale per il collettivo di Spacenomore, uno spazio multitasking per un gruppo di creativi freelance, all'interno del cortile più bello di Torino (quello di via Bogino 9, nel caso ve lo steste chiedendo...). Un luogo magico dove condividere creatività, competenze e spazi. Per il primo evento lo showroom è stato invaso da artigiani della moda, terreno di caccia ideale per chi non si vuole adeguare alla noiosa omologazione delle catene. Naturalmente noi c'eravamo, ecco quello che ci è piaciuto di più:



  
I gilet di De Gilet, d'ispirazione vintage, sono tutti double face. La versione invernale è perfetta per riparare le membra dal freddo (con stile, però), quella estiva per creare un look unico  ed avere sempre un argomento di conversazione. Quale? Stay tuned, l'affascinante storia di De Gilet sarà presto su questi schermi ;)



Il cappotto vi sembra superato? Date un'occhiata alla collezione Me e vi ricrederete all'istante. Indossatene uno aspettando primavera.


Dai cassetti del nonno sbucano sempre cose interessanti. Quando poi scopri che il nonno aveva un negozio di ottica ad Asmara e i cassetti sono ancora pieni di occhiali dal design anni Trenta, a chi non verrebbe voglia di creare una linea di occhiali che  unisca moderna tecnologia e design d'altri tempi?
Gli occhiali L.G.R nascono così e sono uno più bello dell'altro. Voi quale scegliereste?


Modelli classici "da lavoro", manifattura marchigiana e pellami di altissima qualità. Peccato che le scarpe BRUNELLIQUADRI siano solo da uomo ma pur di farmele provare sono riusciti a trovarmi addirittura un 36, così posso dirvi che sono pure comodissime!


una rara immagine di Maurizia con un paio di anfibi


La casacca - icona di Serenapolettoghella è sempre stupenda e modestamente io ce l'ho in blu!


La collezione Seldì della prossima primavera è così bella che una foto è troppo poco, così ve ne mettiamo due!




Chi è il vostro preferito?

mercoledì 25 febbraio 2015

Faux fur - il gilet peloso

via alittledashofdarling.com

Vi ho mai parlato ella mia grande passione per i gilet di pelliccia? Temo di si... Con l'avvicinarsi della bella stagione il gilet di pelliccia può di nuovo uscire da sotto cappotti e piumini per trasformarsi in giacca vera e propria. L'abbinamento con i pantaloni in pelle (peccato che non ne abbia trovato ancora un paio con cui non sembri un  prosciutto San Daniele) e la camicia a righe mi piace tantissimo! Per un tocco di colore in più, smalto e rossetto rosso scuro e una borsa verde. Buon fine inverno!


leather



gilet eco-pelliccia - 31 euro
borsa eco-pelle Accessorize - 39 euro
 cappello Topshop - 44 euro
collana Decadorn - 44 euro
pantaloni pelle Alexander McQueen - 1920 euro
smalto O.P.I. - 19 euro
rossetto elf - 0.89 cent.
camicia Derek Lam - 260 euro
orologio Oasis - 54 euro
ballerine Oasis - 34 euro
 via lolobu.com
via wendyslookbook.com
via devonrachel.com
via skirttherulesblog.com


lunedì 23 febbraio 2015

Un casentino tra capo e collo



Alla fine non ho ceduto al piumino, è troppo forte, appena ne indosso uno (anche se carino) mi guardo e non mi ci vedo proprio. Stessa cosa per la pelliccia, come trend lo trovo pure carino ma, quelle corte sono sempre un po' troppo boxy e non si abbinano bene con le gonne (ed io metto in prevalenza gonne) e con quelle lunghe mi sembra di essere la moglie dell'orso Pietro (vedi immagine sotto), così ho abbandonato i miei propositi e ho passato l'inverno (non troppo rigido, per fortuna) con i soliti cappotti, accessoriati, quando proprio si gela, da un gilet di piumino sottile sotto.


orso Pietro di Richard Scarry


Di recente ho perso il gilet di piumino però, mannaggia! Ma secondo la teoria per cui se si chiude una porta si apre un portone, mi è capitato per le mani un cappotto di Casentino vintage. Cosa dire, da tempo accarezzavo l'idea di un altro cappotto colorato (l'unica concessione a nero e grigio per ora era un cappotto rosa scuro) e l'interno trapuntato è così caldo che, per il momento, non l'ho potuto ancora indossare. Il collo di pelliccia mi fa sentire un po' in colpa ma tenuto conto che il peloso in questione è stato trasformato in colletto una cinquantina di anni fa, ho considerato il delitto caduto in prescrizione e la mia coscienza quasi pulita. 


via atlantic-pacific.blogspot.it

L'amore per il panno Casentino non è nuovo nella nostra famiglia, tanto che mia mamma ha trascorso l'infanzia con un casentino arancione shock dal colletto di pelliccia (bambini d'altri tempi, adesso lo vedi  addosso ai signori fashionisti all'uscita dal Pitti!) così sono contenta di poter tramandare la tradizione di famiglia con un uno squillante verde bandiera, se passate per Torino e rimanete accecati da un cappotto verde, beh... Sappiate che c'est moi!


bambini anni '40, tutti con il casentino arancione
(mia mamma è la prima a destra)
via gentlemansgazette.com

giovedì 19 febbraio 2015

A touch of red


Non so voi, ma per me febbraio è il mese più lungo. Questi 28 giorni che ci separano dai primi sprazzi di primavera sono proprio infiniti. Solitamente li inganno con una fuga dalla sorella nelle calde terre di Spagna; quest'anno non è stato possibile, così mi accontento di un paio di pantaloni coloratissimi. La stagione ancora non consente outfit dagli accostamenti shock perciò vado sul bianco e nero, che peraltro sono da sempre il mio accostamento preferito. Dopotutto bianco, nero e rosso sono un classico senza tempo. Piace anche a voi?


red trousers



giacca J Tomson - 25 euro
scarpe Valentino - 855 euro
collana HM - 13 euro
rossetto Forever21 - 4 euro circa
anello Alison Lou - 790 euro
orologio Komono - 79 euro
occhiali Chloé - 285 euro
pantaloni Milly - 450 euro
t shirt Dolce e Gabbana - 425 euro
borsa - 18 euro 





pics via pinterest

martedì 17 febbraio 2015

Shopping fever


Cosa vuoi per il tuo compleanno? 
E' stata mia sorella a pormi questa fatale domanda, riportandomi alla memoria che tra un mese saranno 37 (maledizione!). Sulle primo ho pensato "niente", poi ci ho riflettuto e sono giunta alla conclusione che senza qualche suggerimento rischio che il niente si trasformi in realtà, così ho cominciato a fare un po' di window shopping on line. Ebbene, lo shopping é come una droga: pensi di non avere bisogno di niente - e infatti è così - fino a quando non cominci a guardarti intorno ed improvvisamente ti trovi circondata di oggetti adorabili di cui non puoi proprio fare a meno. Ebbene, credo di aver intasato la mail alla poverina...


via MsBumbury

Il mio radar di oggetti futili ed indispensabili si è fermato sull'Instagram di MsBumbury. Come ho fatto a vivere finora senza un anello con la M. L'anello è di Rebecca ed è stata una piacevole scoperta quando ho constatato che costa pure poco - 50 euro e via!



Una borsa nuova. Perchè no? Ultimamente mi sono affezionata a Deep Rose un marchio toscano di borse in pelle d'ispirazione "griffata". Questa l'ho scovata su Amazon, le più care costano una settantina di euro e hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.



Lo so, "tanfano" terribilmente e una volta indossate potrei avere un transfer spazio/temporale ai cupi e tristi anni del liceo. Ma le Stan Smith restano sempre le Stan Smith e ci sono cascata di nuovo, questa volta è il caso di dirlo, con entrambi i piedi.
Se non avete delle fette tremende (insomma, se non superate il 40) su shopalike ci sono delle offertone a 50 euro per la versione Youth.



Lo scorso autunno pensavo di aver sedato la mia voglia di slip on con un paio in pelle e vernice di Bata. Purtroppo si sono rivelate un pessimo acquisto: pur essendo entrambe numero 37 una scarpa é più corta dell'altra e i miei piedi sono insorti. Queste di Asos sono in saldo a 13 euro. Come resistere?



Parentesi culturale per quando c'è bisogno di farsi due risate: gli epigrammi di Marziale sono come me, nonostante gli anni restano sempre attuali (ahahah). 
Mi accontento anche di un'edizione più modesta.





Non vedo l'ora che sia primavera per abbandonare la mia sciarpona-blancket e indossare foulard sbarazzini. Sto cercando di emanciparmi dal mio monotono black and white. Questi mi sembrano un buon inizio, no?



Da tempo bramo i cucchiai più instagrammati del momento. Ho letto che si può avere anche una scritta personalizzata ma, in mancanza di meglio, questi mi sono sembrati adatti all'occasione. Li ho trovati su Shoppable e costano 11 euro.

Avete altri suggerimenti da indicarmi?

venerdì 13 febbraio 2015

Incontri sul collezionismo: Piero Fornasetti


Questo piatto di Fornasetti è la bomboniera di nozze dei nostri genitori. 
Secondo voi, con queste premesse, potevamo resistere al richiamo della Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli per l'incontro con Antonio Mancinelli, agguerrito e affezionato collezionista ? Naturalmente no. 


Piero Fornasetti



E' impossibile restare indifferenti a Fornasetti, o lo si adora o non lo si sopporta, e noi lo amiamo: sarà il dna, sarà il fascino enigmatico dei volti e delle figure riprodotti serialmente ma ogni volta diversi, sarà il suo mondo onirico ma precisissimo nei dettagli, fatto sta che ci contendiamo gli oggetti fornasettiani acquistati da nostra madre negli anni Sessanta, forse il periodo di maggiore successo per Fornasetti.





Fornasetti, ci ha raccontato Antonio Mancinelli, era un uomo fuori dagli schemi, non volle mai essere definito "designer" né etichettato in qualsiasi altro modo. A lui interessava creare oggetti belli, convinto che se un oggetto è bello, lo resta anche se riprodotto in molteplici esemplari. L'esempio più evidente è il volto (di Lina Cavalieri, ritagliato da un giornale, come Fornasetti confesserà malvolentieri) rielaborato in oltre 450 varianti, sempre ugualmente affascinante. 

Lina Cavalieri


Inoltre credeva nell'artigianalità della creazione, tanto da mettere al lavoro, se occorreva, anche moglie e figlio. Non volle mai produrre industrialmente i suoi oggetti perché voleva avere sempre sotto controllo ogni momento della produzione, per poter intervenire al momento giusto ed eventualmente rimediare a qualche errore delle fasi di lavorazione. 




Il disegno è fondamentale in qualsiasi oggetto firmato Fornasetti: apprezzava particolarmente Piero della Francesca, la cui prospettiva è così perfetta da diventare trompe l'oeil, e non si possono non notare rimandi alla nitidezza dell'architettura Palladiana e alla descrizione visiva dell'architettura di Piranesi fino alle influenze della pittura del Novento, surrealismo e simbolismo in primis. E Fornasetti, con la sua sfrenata immaginazione, riesce a fondere tutto questo con elementi della vita quotidiana creando effetti unici, in ogni suo oggetto sempre contraddistinto dal contrasto tra le forme razionali, estremamente lineari e la decorazione ricca e esuberante.




Il bello di collezionare Fornasetti è la varietà della sua produzione: ci si può dedicare a un tema, a una tipologia oppure accaparrarsi tutto, dai piatti, ai posacenere, ai portaombrelli fino ai mobili. Piero Fornasetti è morto nel 1988, i suoi pezzi sono capolavori di modernariato ma la produzione Fornasetti, con oggetti di provato successo e altri rinnovati dal figlio Barnaba. 

mercoledì 11 febbraio 2015

Nerd per un giorno



Questa è la mia faccia sgomenta quando all'età di 8 anni mi hanno comunicato che avrei dovuto mettere gli occhiali. Il primo paio era della Benetton eyewear: rosa con le stanghette gialle. Il secondo - tremendamente  late eighties - sembrava sottratto a mia nonna (che però di anni ne aveva ottanta). Fortunatamente per il mio look, il difetto di vista è stato corretto e non ce ne sono stati altri. Peccato, proprio ora che vanno di moda. O forse no... 
Solo io trovo veramente orribili gli occhiali da nerdMi sembra il tipico accessorio che tra una decina di anni ci indurrà a nascondere alla vista dei nostri figli le vecchie foto nel timore di essere sbertucciati.
Invece a me (Giulia) gli occhiali da nerd piacciono, e infatti questo post è opera mia, Maurizia non andrebbe in giro così neanche pagata. 
Dopo averlo deprecato per praticamente tutta la vita, da un paio d'anni ho un debole per il giallo e in queste fredde giornate d'inverno cosa c'è di meglio di un maxi cardigan caldo e avvolgente, insieme a un top con le margherite che preannuncia la primavera? Pantaloni e stivaletti neri sono un must immancabile nel guardaroba (perlomeno nel mio), la borsa è allegra (con quel che costa...), il braccialetto è rock e gli occhiali devo comunque usarli, e mi piace(rebbe) cambiare spesso montatura.  


daisy


maxi cardigan
stivaletti Boohoo - 38 euro
pantaloni JBrand - 235 euro
occhiali vintage - 26 euro
casacca - 19 euro
borsa  Anya Hindmarch - 1.355 euro
braccialetto Pieces - 13 euro







pics via Pinterest

lunedì 9 febbraio 2015

Shopping low cost: makeup



Ebbene sì, lo confesso: se nello shopping mi piace ponderare bene ogni acquisto, per quanto riguarda il makeup sono ancora più braccina corta. 
A parte i prodotti super top che (a volte hanno veramente una marcia in più e che comunque mi posso permettere con parsimonia) nel corso degli anni ho provato diversi prodotti low cost che non hanno nulla da invidiare a prodotti analoghi di fascia media. In questo caso: perché spendere di più?
Il primo, e forse più soddisfacente, approccio al low cost è stato con elf Cosmetics; erano gli albori di Torino Style e abbiamo avuto la fortuna di entrare nella loro lista di tester, questo ci ha permesso di provare una quantità infinita di prodotti, con alcuni è stato veramente amore e non ho mai smesso di usarli, ecco i miei preferiti:




Correttore e primer elf Cosmetics (rispettivamente 2.50 euro l'uno), fanno il loro dovere e non si può dire che prosciughino il conto in banca.



Kit per le sopracciglia efl Cosmetics (4.95 euro). E' disponibile in diverse tonalità e funziona bene. Meglio di lui ne ho provato solo uno di Sephora che ovviamente non fanno più (e infatti avevo trovato in super saldo, ehm...)



Rossetto Coral Cutie  elf Cosmetics (4.95 euro). Idrata le labbra e resiste per due ore buone, in più la tonalità di corallo non è troppo arancione e si scampa all'effetto "vecchia signora".




Come tutte, ogni tanto, non mi nego un giretto da Kiko. Come tutte, lo specchietto per le allodole, sono gli smalti. Ho sentito dire che non sono proprio il top per le unghie ma non mi hanno mai fatto danni peggiori di smalti di altri marchi (risulta anche a voi?). Il mio prodotto preferito è il mascara. Ho una discreta pellaccia ed è difficile che cosmetici o creme mi provochino dei problemi, con il mascara invece sono sempre stati dolori e se compro quello sbagliato facilmente mi dà fastidio agli occhi. Tra i mascara economici l'unico con cui mi sono trovata bene è questo di Kiko (7.20 euro). 



A volte mi concedo un giro tra gli espositori della Essence, mal mi mimetizzo tra le ragazzine ma ho notato che non sono la sola ;)
Nel complesso trovo che i prodotti non siano un granché, ma il correttore è ok e anche i rossetti a lunga tenuta (gli altri lasciamo perdere) non sono malaccio. 
Purtroppo il sito non fornisce i prezzi precisi ma, se ricordo bene, restiano tranquillamente sotto i 5 euro.

E voi cedete, di tanti in tanto, alle lusinghe del makeup lowcost?
Consigliatemi i vostri prodotti preferiti!
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